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DINO CARINI ARCHITETTO

Dino Carini

Profilo

L'architettura e il paesaggio,

il turismo e le opere marittime:

lo sviluppo del territorio intorno a noi.

Benvenuti,

il progetto è il risultato del mio lavoro: dalla costruzione del nuovo edificio al restauro,

dagli interventi urbanistici allo studio del paesaggio, dall'arredamento al design.

Ho notevole conoscenza delle piante, che impiego nei miei progetti di architettura quale parte integrante.

Ogni progetto richiede una varietà di competenze, sapersi coordinare con altre professionalità è fondamentale: ingegneri e geologi, impiantisti, consulenti dell'arte e storici, esperti legali e delle normative.

In tutto questo, il cliente è il punto di riferimento: insieme, definiamo gli ambiti di intervento e verifichiamo progressi e risultati.

Al fine di presentare qui tutte le mie aree di competenza, segnalo la mia notevole conoscenza dell'industria turistica italiana, per background familiare.

Grazie a studi specifici, ho conosciuto inoltre il settore della portualità, della logistica e dei trasporti: da qui, la mia conoscenza delle opere marittime.

Grazie e buona consultazione! Dino Carini

Il progetto architettonico: locale commerciale

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1/2 Progetto di ampliamento di locale commerciale storico sulla Riviera triestina. Il nuovo muro arretra e lascia spazio a un gelsomino officinale:

un elemento verde come soluzione di dialogo tra vecchio e nuovo. Diverse le essenze rampicanti, a ingentilire il corpo edilizio nel suo complesso.

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2/2 Il piano terra, con vetrate, costeggia la passeggiata. Il piano superiore invece arretra, lasciando spazio a una pergola e al verde.

L'edificio è quindi a due piani,

ma la vista d'insieme non lo lascia intendere e il risultato cercato di leggerezza viene raggiunto grazie alla pergola e alle essenze rampicanti.

Il progetto architettonico: abitazioni bifamiliari in linea

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Abitazioni bifamiliari in linea. Il progetto persegue l'obbiettivo di una grande qualità edilizia: pareti in parte isolate dal punto di vista termico e in parte ventilate, con rivestimenti di pregio. Le imposte sono a scorrimento. Piste ciclabili di quartiere e il verde, anche rampicante, ad alleggerire il continuo edilizio.

Gli studi urbanistici

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Riqualificazione e riuso del territorio: un sito artigianale fra i fiumi Torre e Natisone viene completamente ristrutturato e rivisto nelle sue funzioni.

Il progetto prevede la possibilità di inserire aziende operanti nel settore dell'eccellenza agricola, oltre a laboratori di ricerca scientifica nel settore della produzione alimentare.

Concorso riqualificazione spiaggia Costa Azzurra a Grado. Nel corso degli anni, l'area in corrispondenza della spiaggia Costa Azzurra si è progressivamente ampliata, a causa del materiale sabbioso portato dalle maree. Ne risulta uno spazio senza più una funzione chiara, non più spiaggia e non ancora spazio urbano. Il tema concorsuale è stato dunque quello di una nuova destinazione d'uso di questo spazio, destinato a residenti e turisti per attività da svolgersi nel corso di tutto l'anno. Io e il mio gruppo abbiamo scelto la via della riforestazione di quest'area, progettando al di sotto di questa nuova macchia boschiva un insieme di spazi destinati allo sport, all'intrattenimento e alla socializzazione.

Concorso di idee per Piazza Primo Maggio a Udine. Risolto il progetto dal punto di vista funzionale, ho proposto la realizzazione di due strutture reticolari destinate a ospitare piante rampicanti. Esse rappresentano un elemento di collegamento e di dialogo tra il colle del castello e il sottostante Giardin Grande, con i platani preesistenti disposti lungo la storica ellisse della piazza.

I Giardini

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Giardino nel Buckinghamshire, Regno Unito.

Le essenze rampicanti adornano la terrazza che si protende sul giardino. Sullo sfondo, un glicine si appoggia a una conifera sempreverde. Piante perenni, rose e graminacee ornamentali delimitano il prato.

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Giardino nel Buckinghamshire, Regno Unito.

La proposta prevede la realizzazione di una vasca ornamentale, attorno alla quale si articolano i passaggi, una soluzione rialzata per l'area a prato e una composizione di graminacee ornamentali ed essenze perenni ai margini.

Tra suggestioni e realtà

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Moltiplicare la bellezza delle rose e dei loro fiori, fornendo un punto d'appoggio a grandi rose rampicanti. Stupore e innovazione per questo giardino nel Buckinghamshire, Regno Unito.

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St Katharine Docks Marina, Londra. Proposta per nuova realizzazione di pontili a uso commerciale.

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Monfalcone è città sul mare, scoprire tutte le possibilità che questo offre è prezioso.

Grazie alla mia antica confidenza con il settore turistico, al mio essere architetto e alla conoscenza pratica delle piante,

e soprattutto grazie ai miei studi sulle opere marittime ( dighe, barriere frangiflutti, strutture portuali: tutte opere marittime), ho potuto produrre queste idee e progetti sulla riqualificazione del litorale di Monfalcone. Nuove opportunità per la città nel suo insieme, a partire dalla riqualificazione del litorale.

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Realizzare una barriera protettiva a largo, capace di ridurre il moto ondoso e proteggere la costa. Creare una passeggiata sopra l'argine, con materiali a basso impatto ambientale. Ricollocare bar e locali commerciali, scegliendo un' architettura che si inserisca nel paesaggio con dolcezza. Portare terra da collocare vicino alla nuova passeggiata e all'argine: dotare questa terra di un impianto di irrigazione, con vasche interrate di raccolta delle acque piovane. Realizzare su quest'area un giardino accogliente, valorizzando il prato, da alternare ad aree alberate. Allargare infine l'area a sabbia, che si protenderà in mare, verso la barriera frangiflutti: le onde del mare non saranno più capaci di sottrarre il materiale riportato, grazie alla presenza della barriera frangiflutti.

Grazie alla profonda riqualificazione del proprio litorale, Monfalcone può cambiare la percezione che ha di sé, offrendo molteplici e nuove opportunità. Accanto alla dimensione industriale, Monfalcone può valorizzare il suo essere città sul mare in termini di accoglienza turistica.

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Trieste rappresenta una realtà unica nell'Alto Adriatico italiano, ovunque caratterizzato da coste sabbiose, da Monfalcone a Ravenna. La Città è a poche ore di automobile da Lubiana, da Vienna, da Monaco di Baviera. A Trieste la stagione non termina con le prime piogge d'agosto. Anzi, la città riprende vita, con i suoi teatri e cinema, i suoi caffè, i suoi negozi, e il suo essere a un passo dal confine: qui altri paesaggi accolgono i visitatori.

In poche parole, Trieste è una città straordinaria: il suo Lungomare, però, è largo solo pochi metri. Non c'è lo spazio fisico per ospitare tante persone, né per svolgere molteplici attività oppure offrire una varietà di servizi. Il progetto allora è quello di allargare il lungomare, secondo i principi esposti sopra e nelle pagine a seguire.

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Sono diverse le soluzioni tecniche che sono state impiegate, nei diversi mari del mondo,

per 'sottrarre terra al mare'.

Una di queste è stata adottata proprio nel porto di Trieste, con la realizzazione della Piattaforma Logistica: si tratta di realizzare un'estesa area percorribile che poggia su una tessitura di

travi e pilastri.

Nel caso della Piattaforma, vengono movimentati enormi quantitativi di merci. Qui invece l'intento è di ospitare un numero crescente di fruitori, sostenendo anche un turismo di tipo balneare.

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Dotare Trieste di nuovi e ampi spazi di godimento sul mare, per cittadini e turisti, vuole dire molte cose.

Il rafforzamento e la diversificazione dell'economia della città, che potrà contare su tutto l'indotto portato da un turismo di tipo balneare.

Più spazi per liberare il lungomare dalle auto, insieme alla possibilità di cambiare sistemi di trasporto: se il lungomare è più ampio, si potrà far passare anche un tram, da Miramare a Piazza Unità e oltre, magari Piazza Goldoni. In questo caso, si potranno creare nuovi parcheggi multipiano, in aree strategiche della città, come Porto Vecchio.

Si potrà inoltre contribuire a mettere in sicurezza quelle aree della città che tendono ad andare sotto acqua con le alte maree, dovute al cambiamento climatico.

Insomma, possiamo veramente dire che il futuro della Città è sul mare.

Dino Carini

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